Wednesday, March 07, 2007

..perchè San Remo è San Remo!

Dopo mille combinazioni diverse ... da Fabio Fazio a Bonolis, da Chiambretti a Dulbecco si è tornati al Pippo Baudo di sempre, perchè il festiva è Pippo Baudo così come Striscia la notizia è Ezio Greggio e Enzo Iacchetti.
Un Baudo elegante ma un pò stantio come una torta rimasta in frigo per troppo tempo al fianco di una Hunzicher giovane, brillante, sicura di sè e incredibilmente disinvolta rispetto alle colleghe degli anni passati, che di comico facevano solo le papere, impacciate persino nel pronunciare il loro nome.
Bello il carosello di canzoni che non hanno disatteso le aspettative del pubblico.
Una Michelle grintosa, di un fascino completo messo in luce da splendidi vestiti holliwoodiani molto..costosi, unico neo il cachè della presentatrice che ha sfiorato il milione di euro!!... inclusi i vestiti, truccatrice, ecc...che alla fine le lasciano in tasca solo 500.000,00 euro! Che miseria! Un esagerazione davvero che rende questo personaggio femminile inevitabilmente meno simpatico e spontaneo di quello che è. Possibile che una donna con cervello sia così rara da costare una fortuna? In un Italia di conti in tasca, di stime, di tasse infinite sembra incredibile che la RAI, un servizio pubblico che paghiamo tutti con un canone consistente, sborsi 1.000,000,00 di euro con tanta facilità...non per servizi o programmi culturali ecc...Sarebbe stato più giusto che andassero al vincitore Simone Cristicchi che ha scritto e cantato una canzone coraggiosa che affronta il problema della malattia mentale, un mondo parallelo al nostro, di grande sofferenza e dolore.
Pensando ancora alla Hunzicker al Festival di San Remo mi viene in mente uno sbarbato Ramazzotti che esordiva proprio in quel palco fiorito, da li prendevano inizio la sua carriera e la sua fama da cui ha attinto anche lei per farsi conoscere. Insomma il Festival di San Remo sarà un programma obsoleto, classico e di vecchio stampo ma in Italia è ancora un punto di partenza e un punto di arrivo per molti.

Teresa Manicardi ©

Censura - Abiura




Del libro "Pasque di sangue" scritto dal professor Ariel Toaf, studioso del mondo ebraico, ebreo, figlio del rabbino Toaf, pubblicato in Italia dall' edizioni Mulino, non c'è più traccia.
E' scomparso da librerie, biblioteche,università, ritirato per volere dell'autore dopo le pressioni psicologiche subite dal mondo ebraico e dopo le numerose mail di minaccia. Con l'abiura l'autore ha dovuto "rinnegare" il libro che gli era costato studi e sacrifici. Il testo è uno studio storico sui riti di sangue che, secondo alcune teorie, vennero compiuti nel 1400 circa da alcuni ebrei su bambini cristiani.
Nel programma Matrix l'autore intervistato si mostra mortificato e con le lacrime agli occhi per il polverone che ha sollevato il suo libro. Mai avrebbe voluto questo, tanto che aveva pensato di dedicarlo a suo padre.
A difenderlo Sergio Luzzato professore di storia moderna all'università di Torino in un articolo del Corriere della Sera, che afferma che tale censura rappresenta una sconfitta nella libertà di stampa e dimostra la presenza di una "lobby" così forte da riuscire a veicolare ciò che si può e non si può scrivere su questi argomenti . A difendere la censura invece la professoressa Fiamma Nirestein, storica di formazione, che ritiene pericolosa l'argomentazione del libro perchè così spinosa da poter essere oggi un ulteriore appiglio per i nemici di Israele e per i terroristi antisemiti. E porta ad esempio un'intervista televisiva di una rete araba in cui si travisano i contenuti del libro e si afferma che questi sacrifici di sangue avvengono addirittura oggi.
Credo che i terroristi, agiscano nella totale assurdità e non abbiano bisogno di motivazioni perchè spinti solo da odio senza logica. Ma capisco anche la cautela e la paura di chi ne è vittima.
Forse se non si è ebrei non si può capire, ma l'autore che è ebreo era davvero in buona fede quando ha scritto il libro lo dimostrano le lacrime di dispiacere nell'intervista di Mentana.
L'ideale, come dice Arturo Ferrari, direttore della Mondadori sarebbe stato circoscrivere il libro ad un ambiente accademico fatto di bibliografie tecniche e specifiche.
Secondo Corrado Angius ospite di Matrix i libri si confutano con altri libri e non con la censura... Già, sarà anche giusto ma Angius non ha titolo per dirlo...lui in particolare teme la censura come la peste, basta guardare al libro che ha appena pubblicato con la Mondadori, una serie di elucubrazioni infantili che demoliscono ogni verità cristiana in cui credono milioni di fedeli... Quanti libri irriverenti e anticristiani vengono scritti oggi su Gesù senza che la Chiesa possa permettersi di porre un veto? C'è chi lo fa unicamente per guadagnarsi un bel gruzzoletto perchè l'argomento tira..lo sanno bene gli editori.
Tornando al libro di Toaf mi auguro e auguro al popolo ebreo che la situazione migliori davvero nei suoi confronti, perchè non debba mai più tremare per l'uscita di un libro e per nessun altro motivo.

Teresa Manicardi ©