Un METRO di spesa!
Anche nella piccola cittadina di Pordenone da circa due anni è arrivata l'"astronave" della Metro. Un mastodontico centro Cash and Carry presente già dagli anni '70 nelle principali città italiane che punta su grandi spazi e una formula organizzativa innovativa. Grandi scaffali, scatoloni di confezioni enormi, migliaia di metri quadrati di spazio. La Metro è un genere di "negozio" il cui accesso è consentito ai soli possessori di partita IVA. Si possono trovare davvero un'infinità di prodotti: vestiario, alimentari, articoli per la casa, elettronica. I prezzi esposti sono al netto dell'IVA che verrà poi applicata quando si passa in cassa e si riceve la fattura. E qui casca l'asino, anzi gli asini come me e mio marito e molti altri turisti inesperti del grande centro Cash and Carry. Riempito il carrello, arrivati alla cassa, ecco la batosta. L'iva viene applicata alla fine e non figura bene (se non in una piccola dicitura) nei cartellini dei prodotti. Dove c'è invece il prezzo "smagrito" dell'iva . Ed ecco che tutta la magia dell'acquisto senza frontiere svanisce. La prima volta è un pò come il gioco televisivo di Lino Toffono che negli anni '80 spopolava, filmando la corsa pazza dei fortunati vincitori di un milione di lire da spendere alla Standa in un minuto. E via a riempire il carrello. Giubbotti, sottovesti, prosciutti, canotti, scarpe, un pò di tutto...Nel reparto abbigliamento si trovano anche capi di marca. Per quanto riguarda il reparto alimentari ci sono sia i prodotti freschi, molto freschi,come pesce, frutta, verdura; che surgelati: per entrare nel reparto si possono indossare degli impermeabiloni gialli tipo film: Niagara. E prodotti in scatola con confezioni molto grandi (per i negozianti: es barattoli da 5 litri di olio), barattoloni da 3 litri di funghi sottolio che fanno gola anche a me. Vasi enormi di maionese. Come in un supermercato americano dove le confezioni giganti sembrano parte di un opera della Pop Art, stile Holdemburrg. Anche i carrelli sono enormi e pesanti da spingere, perchè devono ospitare scatoloni di grossi quantitativi di merce. A parte i pochi esercenti di negozi di alimentari, bar, trattorie che veramente approffittano delle maxi confezioni alimentari, gli altri detentori di partita iva viaggiano alla ricerca dell'occasione o del regalo particolare: confezione natalizia con caviale, maglione di cashemere e bottiglia di champagne...il massimo dello chick, sperando che non si rompa la bottiglia o non si apra il caviale sul maglione. Altri generi che normalmente si comprano al dettaglio vengono venduti in grandi confezioni appunto e bisogna fare doppiamente attenzione perchè spesso sono esposti in modo evidente i prezzi del pezzo singolo e il cliente inesperto, pensando di essere nel paese dei Balocchi, crede di comprare tutta la confezione al prezzo di un solo pezzo. Nel reparto elettronico ci sono prodotti con prezzi abbastanza competitivi ma manca l'assistenza. Non è un elogio al supermercato quello che voglio fare anche perchè amo molto la piccola bottega dove il negoziante mi conosce per nome e mi propone le cose migliori, ma per una piccola cittadina avere un opzione d'acquisto così vasta come questo genere di super-iper mercatone non è niente male. L'apparente felicità è qui ... a un Metro.
Teresa Manicardi
Teresa Manicardi